Il titolo, Memorie di una Maitresse
Americana, dice tutto di questo libro: è l'autobiografia di Nell Kimball, da giovane e
ambiziosa prostituta di metà ottocento, a ricca e rispettata tenutaria
di alcuni dei casini più eleganti e lussuosi di New Orleans e San
Francisco.
Nell ha avuto una vita a dir poco
avventurosa: è passata attraverso grandi amori sfortunati, ha perso
un figlioletto, ha avuto grandi successi, dure batoste e momenti di
crisi, ha incontrato ogni genere di uomo, dai più grandi criminali
della sua epoca ai moralizzatori e proibizionisti che dopo i loro
sermoni passavano notti spensierate e selvagge nelle case di
appuntamenti. Ed ha raccontato tutto nella sua autobiografia, scritta senza ipocrisie né peli sulla lingua qualche anno dopo il 1917, l'anno in cui venne chiuso lo storico quartiere di Storyville, a New
Orleans, dove la prostituzione era legale e regolata da norme e
mazzette.
Ecco un libro che non dovrebbe mancare
nella biblioteca di ogni signorina, un'autobiografia che cela al suo
interno molto di più: un manuale d'uso sugli uomini (sia dentro che
fuori dal letto), una testimonianza sincera e disincantata su
un'epoca non troppo distante dalla nostra in termini di ipocrisia, ed
un esempio pratico di come una donna possa essere padrona e artefice
del proprio destino.
Nell Kimball non risparmia sarcasmo e
ironia, utilizza un linguaggio diretto e sfrontato, spesso si diverte
ad essere provocatoria ma mai gratuitamente, e arriva sempre dritta
al punto delle questioni, offrendo al lettore non soltanto la propria
storia e quelle dei propri clienti, ma anche riflessioni e giudizi
sorprendentemente moderni sulla società e sulle sue regole.
La Kimball non si piange mai addosso,
non addossa colpe agli altri, giudica impietosamente la propria vita
e le proprie scelte, non delegandole mai a nessuno e assumendosene
sempre la responsabilità. Ne esce il ritratto di una donna
consapevole e padrona del proprio destino, schietta e che ha sempre
saputo cosa voleva, ma soprattutto come ottenerlo, e posso dire con
tranquillità che, personalmente, ammiro e invidio moltissimo queste
qualità.
L''autrice traccia anche un affresco
della società americana di fine ottocento impietoso e veritiero, un
mondo popolato di giocatori d'azzardo di professione, assassini e
ladri, padri di famiglia dalla doppia vita, mogli tradite e scaltre
donne d'affari; e naturalmente tantissime prostitute.
In confronto a questo, Memorie di una Geisha è un Harmony.
“Ogni ragazza siede sulla sua
fortuna, e non lo sa”.
“Io ero una puttana meravigliosa. Non
vedo nessuna ragione per non ammetterlo”.
“Se guardo indietro alla mia vita (ed
è l'unico modo in cui posso guardarla, oramai), non ci trovo niente
di tanto diverso da come la maggior parte della gente vorrebbe la
sua. Cominciai a quindici anni, in una buona casa di Saint Louis,
senza nessun'idea; come tutte le puttane molto giovani, il mio solo
scopo era sfamarmi e avere qualche bel vestito da mettermi, e son
finita tenutaria di bordelli e donna d'affari, ho assunto e comandato
ragazze, ho diretto case di lusso. E mi sono sempre domandata come
mai le cose mi siano andate così. Comunque, posso dire questo: come
non ho mai provato nessun rimorso, così non ho avuto mai nessun
rimpianto”.
Titolo: Memorie di una Maitresse
Americana
Titolo originale: Her Life as an
American Madam by Herself
Traduttore: Bruno Fonzi
Autrice: Nell Kimball
Autrice: Nell Kimball
Casa Editrice: SuperPocket, 1998
400 pagine
3 commenti:
mi ispira tantissimo, ora lo metto nella wishlist di Anobi!!
Ho scoperto solo ora il tuo blog.
Mi complimento con te. per le recensioni e le segnalazioni che ci fornisci.
Essendo un'accanita lettrice, non posso fare a meno di seguirti.
Grazie e a presto:)
Lara
Questo si che mi sembra un libro che vale la pena di leggere...
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