E' lo stesso Lansdale, nella dedica iniziale, a mettere in chiaro le cose. Primo: che questo romanzo non ha alcuna pretesa intellettuale, se non quella di divertire il lettore; secondo: che il riferimento principale è il cinema, in particolare quello dei b-movies horror. E La Morte ci Sfida deve tantissimo ai b-movies, quelli grondanti sangue, quelli dove il regista cerca di metterci un po' di tutto, dagli zombie alle belle ragazze ignude, dove la violenza è talmente esasperata da strappare una risata.
Anche il titolo originale, Dead in the West, morti nel west, è una dichiarazione di intenti, talmente semplice e calzante che, ancora una volta, non si capisce il perchè della traduzione del titolo italiano. Non si capisce neanche il perché di una copertina così brutta e poco aderente alla storia, ma vabbè...
Lansdale come al solito si diverte a portare alle estreme conseguenze i clichè della letteratura di genere, mescolando il western con l'horror splatter; non è la prima volta che l'autore chiama in campo gli zombie, e come nel racconto La Sera in cui non Andarono all'Horror Show (racconto contenuto all'interno dell'antologia Splatterpunk) Lansdale rimane fedele ad alcune regole del genere zombie, ma inserendo delle variazioni sul tema del tutto personali che movimentano una figura letteraria ormai molto standardizzata; in questo romanzo gli zombie temono gli oggetti sacri e la luce del sole, che li fa sciogliere come burro rancido.
Protagonista è il reverendo Jebidiah Mercer, pistolero velocissimo armato di una calibro 36 e dedito al whiskey, un uomo che ha percorso sentieri non troppo retti e virtuosi per un pastore di anime, e che finisce nella polverosa e decrepita città di Mud Creek (la stessa Mud Creek de Il Carro Magico); la città è stata maledetta da un guaritore indiano impiccato ingiustamente dalla folla inferocita (le folle inferocite mi piacciono sempre tantissimo!), nei suoi angoli più oscuri si nasconde una creatura misteriosa e feroce che uccide gli abitanti per vendetta e li trasforma in zombie. Solo il reverendo Jeb può sconfiggere il male che si annida a Mud Creek, riscoprendo la propria fede e contando sull'aiuto di pochi ma preziosi amici e compagni di battaglia.
Sarà che l'ho letto in un periodo di stress in cui avevo bisogno di letture leggere e scanzonate, ma questo romanzo mi è piaciuto tantissimo; o magari sarà per il mix esplosivo di horror, western e humor, o forse per gli zombie che si riassemblano quando vengono fatti a pezzi e che friggono al sole.
Il fatto è che mi sono divertita un sacco leggendolo: è puro intrattenimento in perfetto stile cinema di serie b, da gustarsi a tarda sera con i popcorn. Devo ammettere che, nonostante mi piaccia praticamente tutto di Lansdale (da Hap e Leonard ai racconti brevi) tra i miei libri preferiti di questo autore ci sono quelli in cui si da all'horror, al pulp e all'assurdo, come questo o come la serie del Drive-In.
Titolo: La Morte ci Sfida
Titolo originale: Dead in the West
Autore: Joe R. Lansdale
Autore: Joe R. Lansdale
Casa Editrice: Fanucci, 2008
Collana: Tif Extra
192 pagine
4 commenti:
Da come leggo pare infatti in stile Drive-in (che devo ancora leggere...). Anche qui c'è la scelta pop-corn colorati di rosso sangue? Lo leggerò!!
Non ho mai letto niente di Lansdale:è ora di colmare una lacuna!
Ottima recensione. Ho letto "La notte del drive in" e un paio di racconti di Lansdale. Autore piuttosto dissacrante...
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