venerdì 25 novembre 2011

She only liked me for my brains - Isaac Casanova, Julio Videras

Quando mi sono imbattuta in St. Mark's Comics, nell'East Village, mi ero ripromessa di non comprare (quasi) nulla, visto che avevo appena speso un sacco di soldi in dischi, ma poco dopo ho capito che sarebbe stata una cosa veramente stupida non approfittare di uno dei negozi di fumetti più fichi degli Stati Uniti.
Sono uscita con tre volumetti, tra cui la versione inglese di un fumetto spagnolo, disegnato da Isaac Casanova e sceneggiato da Julio Videras, She only liked me for my brains.



Trattasi di un volumetto di vignette autoconclusive umoristiche, una per pagina, in cui gli autori giocano su due delle più comuni paure degli adolescenti: gli zombie e le belle gnocche; chiaramente ispirati dalla cultura pop dei film americani (un mix piuttosto curioso di George Romero e American Pie), i due autori spagnoli mettono in scena situazioni grottesche e divertenti combinando zombie, tettone in reggiseno e brufolosi adolescenti sovrappeso; l'ispirazione del cinema hollywoodiano diventa esplicita nella serie di tavole intitolate "blockbusters", dove vengono parodiati alcuni famosi film americani in chiave zombie.
L'albo si conclude con una breve galleria di vignette di comic bloggers che si sono cimentati con il tema dei morti viventi in chiave umoristica, ed un paio di pagine di schizzi preparatori di Casanova.

Ben disegnate, le tavole sono ricche di particolari e di sfumature ad acquerello, ognuna strappa una risata e poi si passa alla successiva; nel complesso l'albo è piacevole e divertente, si legge in poche decine di minuti, però la cosa finisce lì. Insomma, non passerà alla storia come il libro a fumetti del secolo (nemmeno dell'anno mi sa...), e probabilmente 16 dollari sono troppi, però è praticamente indispensabile se siete grandi fan degli zombie e/o delle tettone. In questi due casi She Only Liked me for my Brains avrà un posto d'onore nella vostra libreria; per tutte le altre tipologie di persone credo che la sua collocazione perfetta sia il bagno: una lettura veloce, in cui non c'è il rischio di lasciare a metà una storia, e poco impegnativa, che non c'è bisogno di aggiungere sforzo mentale ad un momento di sforzo fisico.



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