Infernalia è il primo di una serie di sei libri, “I Libri di Sangue” di Clive Barker, autore osannato come “il futuro dell'horror” e spesso accostato a Stephen King (anche se secondo me le differenze tra i due autori sono più delle somiglianze). Clive Barker è anche autore teatrale, sceneggiatore e regista di film come Hellraiser.
Infernalia è costituito da cinque racconti: il primo, "Il Libro di Sangue", è l'introduzione, il prologo agli altri racconti, dove viene spiegata la macabra origine delle storie: “un libro scritto col sangue e nel sangue dai viventi di ieri”.
“Macelleria Mobile di Mezzanotte” è un grande classico per gli amanti dell'horror e dello splatter, dove Barker mette in mostra la sua grande abilità nello scrivere descrizioni veramente truculente indulgendo scientificamente sui dettagli. Forse il racconto migliore, magari insieme a “Il Ciarliero e Jack”, dove troviamo un demone piuttosto sfigato alle prese con il tentativo di conquista dell'anima del finto tonto più furbo del mondo,e i toni sono molto più ironici e grotteschi.
“Macelleria Mobile di Mezzanotte” è un grande classico per gli amanti dell'horror e dello splatter, dove Barker mette in mostra la sua grande abilità nello scrivere descrizioni veramente truculente indulgendo scientificamente sui dettagli. Forse il racconto migliore, magari insieme a “Il Ciarliero e Jack”, dove troviamo un demone piuttosto sfigato alle prese con il tentativo di conquista dell'anima del finto tonto più furbo del mondo,e i toni sono molto più ironici e grotteschi.
Mi è piaciuto meno di tutti “Sesso, Morte e Stelle”: il titolo spiega benissimo il rapporto tra celebrità, sesso e horror, ma è forse il meno originale di tutti.
“Mai dire Maiale” ricorda a tratti Orwell, con una scrofa diabolica e affamata di carne umana che tiene in pugno un intero riformatorio, un racconto molto, molto inquietante.
Il libro si chiude con “In Collina, le Città”, un racconto che sembra quasi una favola macabra: una coppia gay in vacanza nella allora Jugoslavia si imbatte nello storico combattimento tra due città vicine e rivali. Un combattimento tra due giganti, ognuno costituito dalle migliaia di corpi dei cittadini, uniti per creare un unico gigantesco organismo pronto a distruggere quello della città rivale.
Cinque racconti che trasudano sangue, orrore e zombie. I morti di Barker a volte ricordano gli Antichi di Lovecraft, e ho apprezzato molto sia il gusto del macabro dell'autore, sia la sua vena ironica e spiccatamente provocatoria nei confronti del lettore.
Ho avuto questo libro tramite uno scambio, purtroppo anche questo, come i cinque successivi, sono usciti di stampa da diversi anni, ma spero di riuscire a mettere le mani anche sugli altri Libri di Sangue.
Citazione:
"Siamo tutti libri di sangue; in qualunque punto ci aprano, siamo rossi."
Titolo: Infernalia
Autore: Clive Barker
Editore: Sonzogno, 1988
222 pagine
222 pagine
7 commenti:
Questi racconti mi ispirano moltissimo, soprattutto uno!
wow sembra bello! cercherò di reperirlo in qualche modo..
ho un paio di libri suoi in lingua ( non ricordo quali) ma in italiano non ho trovato mai nulla..sai se si trova qualcosa in giro?
Ciao Clau.Sono rimasta sorpresa dai tuoi gusti letterari dopo averti conosciuto con l'altro blog! Ma ognuno di noi ha tante sfaccettature.Così ti seguirò anche qui e ti conoscerò di più.Un caro saluto e BUONA PASQUA.
Si ma dove li compro? Li voglio e sto impazzendo fra u n po divento come Pinhead!!!!
in libreria per ora puoi trovare solo il primo, ri-edito da castelvecchi come "le stelle della morte". gli altri 5 verranno riproposti da castelvecchi nei prossimi mesi.
le vecchie edizioni le trovi solo tra i libri usati: mercatini, scambi, ecc. buona fortuna!
bene bene, adesso che lo so vedrò di trovarlo in qualche libreria
Grande antologia, un po' come tutti i libri di racconti di Clive Barker. Barker, sono d'accordo con te, ha poco in comune con King, gioca molto sull'estro visionario e bizzarro (in questo è difficilmente superabile) unendolo a un erotismo perverso spesso presente nei suoi testi.
Mi capita spesso di dire, quando leggo un racconto di Barker: "ma come diavolo ha fatto a tirare fuori un soggetto e un'idea come questa!?".
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