lunedì 4 aprile 2011

No Irish, no Blacks, no Dogs - l'autobiografia di Johnny Rotten

Ancora non so di preciso perchè io abbia comprato questo libro. Anzi lo so, è perché mi piacciono tanto le autobiografie delle star del rock. Quello che non capisco è perchè lo abbia letto fino all'ultima pagina.
John Lydon, meglio conosciuto come Johnny Rotten, è stato il cantante dei Sex Pistols, e poi anche dei Public Image Limited. Non ho voglia di scrivere un piccolo trattato sul punk, e i Sex Pistols li conosce anche mia mamma, quindi diamo come assodato che sappiamo di chi stiamo parlando.

“No Irirsh, no blacks, no Dogs” è un discreto mattone dalla copertina giallo fosforescente, 350 pagine di cui almeno 200 abbastanza inutili. Certo è interessante conoscere la storia dei Sex Pistols finalmente da un punto di vista interno alla band, e sentirla raccontare dalla linguaccia tagliente e spelacchiata di Johnny Rotten. È anche abbastanza interessante conoscere la sua infanzia nei sobborghi di Londra, tra la meningite spinale, le risse da pub, risse da strada, risse da stadio.

Johnny Rotten non è uno scrittore, ok, ma qui si rasenta il delirio letterario, il caos narrativo, e vabbè che stiamo parlando dei sex Pistols, la band che del caos ne ha fatto una bandiera, ma c'è un limite a tutto.
Rotten va avanti, poi indietro, poi di nuovo avanti, in barba all'ordine cronologico, ripete le stesse cose quattro o cinque volte, salta di palo in frasca, e a volte non si capisce neanche quale sia il soggetto delle frasi (sarà colpa del vecchio Johnny o del traduttore?). Insomma, una buona metà del libro ripete le stesse cose dell'altra metà.
E proprio sul più bello, quando i Sex Pistols si sciolgono e Rotten fonda i fighissimi PiL, il libro finisce. E dei PiL non ne parla. Ma come??? Ecco perchè sono arrivata alla fine del libro, sperando di leggere qualcosa sui Public Image Limited, invece è soltanto un libro sui Sex Pistols...

Johnny Rotten non smentisce il suo personaggio e se la prende con tutti, tranne sua mamma. Sono tutti degli stronzi, da Malcom McLaren (e ok, su questo concordano tutti) ai Clash, a David Bowie e al 99% delle band dagli anni '70 in poi.
Però è questo che tutti si aspettano da Johnny Rotten, prendere o lasciare. E devo dire che spesso la sua ironia e i suoi modi diretti mi hanno strappato una risata.

“Ho sempre saputo di essere un bruttissimo stronzo”.

No Irish, no Blacks, no Dogs
Johnny Rotten
2007, Arcana

Pin It

1 commenti:

love and books ha detto...

cosa fatta capo a!
L'hai letto perché mo non c'hai più da studià e non sai cosa fà! Ha ha!!

Ricerca personalizzata

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails