Le Newton e Compton ha fatto un'ottima cosa a pubblicare questo romanzo direttamente in edizione economica, come ben si addice ad un pulp; cosa un po' meno riuscita è la traduzione del titolo: "Black City" non c'entra un fico secco con la trama, originariamente e appropriatamente era intitolato “Go Go Girls of the Apocalypse”. Anche la copertina è fuorviante, una bella ragazza con un rivolo di sangue all'angolo delle labbra, copertina che forse tenta di cavalcare l'onda vampiresca del momento, ma di vampiri (per fortuna) non ce n'è nemmeno l'ombra; l'unica cosa che ci azzecca è il fungo nucleare sullo sfondo.
Ma vale sempre la regola “don't judge a book by its cover”, e dentro alla copertina ingannevole c'è uno dei romanzi più divertenti e coinvolgenti che abbia letto negli ultimi mesi.
Quando dopo nove anni di isolamento decide di uscire dal suo rifugio sulla montagna, Mortimer scopre che il mondo nel frattempo è andato avanti: non se la cava granché bene, ma non è finito. Ci sono i Joey Armageddon's, ultimi baluardi della civiltà, popolati di ballerine di lap dance e loschi figuri, alcolici di fortuna e lucine colorate.
Ben presto Mortimer si guadagna una carta Platinum di Joey Armageddon, ed incontra sulla propria via i due compagni di viaggio e di avventure, la ex ballerina Sheila e il cowboy Bill. Armati di carta platinum e armati fino ai denti, i tre si mettono in viaggio attraverso gli Stati Uniti, ed in missione per conto di Joey Armaggedon, tra cannibali, ladri, assassini, spie, infermiere maniache, stupratori, ma soprattutto in lotta contro gli uomini dello Zar Rosso, che cercano di distruggere i locali di Joey, fino allo scontro finale ad Atlanta.
Gischler ha uno stile diretto, scanzonato e coinvolgente, con una predilezione per l'ironia e le scene di violenza estreme. La trama è ricca di azione e tensione senza cali, e sarebbe una sceneggiatura perfetta per un b-movie; in ogni capitolo succede qualcosa e spesso non sono riuscita a fare a meno di ridacchiare per le battute di Mortimer e Bill e per le situazioni ai limiti dell'assurdo. I personaggi sono molto caratterizzati, alcuni sono veri e propri cliché della letteratura e del cinema, altri sono totalmente originali e sorprendenti.
Ci sono tutte quelle cose che solitamente mi entusiasmano: l'apocalisse, sesso, rock and roll, sbronze, go go dancers, cowboys, armi, cannibali, inseguimenti, umorismo e tanto sangue. Non potevo chiedere di meglio a Gischler. Menzione d'onore ai mezzi di trasporto, dal Muscolo Express, un treno spinto da energumeni dopati, alle Mini Cooper usate nell'inseguimento finale.
La satira alla società americana non è troppo sottile ma l'ho trovata un po' banale e scontata, comunque non è certo quello della satira il nocciolo della questione: il punto è che questo romanzo è una figata, è puro intrattenimento, e Victor Gischler è entrato immediatamente tra i miei autori preferiti.
Autore: Victor Gischler
Titolo: Black City - c'era una volta la fine del mondo
Titolo originale: Go-go Girls of the Apocalypse
Casa Editrice: Newton and Compton, 2011
Casa Editrice: Newton and Compton, 2011
Collana: Newton Pocket
313 pagine
4 commenti:
Sai che mi ispira? Quasi quasi lo cerco...
Voglio anch'io salire sul Muscolo express!
ecco, io continuo a chiedermi perchè a volte fanno di queste cavolate con traduzioni e copertine a casaccio. che poi non sono a casaccio, sicuramente come hai detto avranno voluto accalappiare qualche lettrice in cerca di pornovampiri... ma cavolo, allontanando chissà quanti altri possibili lettori! se non avessi letto questa recensione non avrei neanche letto sul retro della copertina, invece credo proprio che tra poco uscirò di casa e andrò a dargli un'occhiata, pioggia o non pioggia...
Comprato oggi e appena iniziato, sotto consiglio ;)
Credo proprio che mi piacerà, la tua riflessione è entusiasmante!
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