Le scorciatoie per l'inferno messe
insieme in questa raccolta sono quindici articoli di giornale scritti
da famosi giornalisti americani, quindici storie di true crime che
toccano i campi più vari della criminalità: dal terrorismo islamico
all'immigrazione clandestina dal Messico agli U.S.A., dai ladri e
truffatori più abili fino agli assassini insospettabili.
E a campeggiare in copertina c'è il
nome di colui che apre e chiude l'antologia: James Ellroy, curatore
della raccolta, autore della prefazione e dell'ultima storia, l'unica
che non è un articolo di giornale, ma un racconto autobiografico.
Gli articoli contenuti sono vari sia per le tematiche affrontate, sia per lo stile e la qualità della narrazione. Ad esempio non sono riuscita a trovare interessanti quello sugli hacker informatici, né dedicato ad un attentato terroristico sventato o quello sui crimini di guerra; mentre mi è piaciuto di più quello all'insospettabile padre di famiglia e scassinatore professionista di casseforti, e ho apprezzato l'insolito punto di vista del pezzo che racconta gli ultimi giorni di libertà di un uomo destinato ad andare in galera. Un paio di articoli sono più leggeri, come "Bulli, Pugni e Bar”, divertente analisi delle più comuni risse da bar, un articolo commissionato all'autore come punizione per aver preso a pugni un collega in un bar.
Quello che veramente merita l'acquisto
del libro è farina del sacco di Ellroy: naturalmente il suo
racconto, quello che conclude la raccolta, dove racconta la storia
dello scrittore verso cui si sente maggiormente in debito, Joe
Wambaugh. Ellroy mette a confronto la propria vita con quella di
Wambaugh: il primo, un ragazzo ai margini della società, dedito ad
alcol, droghe e furtarelli, ossessionato dall'omicidio della madre e
dal crimine, sia reale sia narrato; il secondo, ex poliziotto e
autore di best sellers sul LAPD, un uomo dalla forte morale, che ha
combattuto il crimine il prima linea.
Ma anche l'introduzione è un piccolo
capolavoro di scrittura, dove Ellroy getta impietosamente luce sulle
nostre (e sue) motivazioni che stanno dietro al fascino morboso e
irresistibile delle storie di true crime.
“Vogliamo sapere. Abbiamo bisogno di
sapere. Dobbiamo sapere. Non vogliamo vivere il crimine. Vogliamo i
nostri piaceri a distanza, sullo schermo o sulla pagina”.
“I debiti degli scrittori si
accumulano nel tempo. Determini le origini del tuo mestiere. Ti
guardi indietro. Fai un tracciato dei libri letti, degli stili e dei
temi assimilati, dei grandi dolori che ti hanno fatto giurare
vendetta sulla carta”.
James Ellroy
Titolo: Scorciatoie per l'Inferno
Titolo originale: The Best American Noir of the Century
Autori Vari
Autori Vari
Casa Editrice: Mondadori, 2008
Collana: Oscar Best Sellers
370 pagine
2 commenti:
Benissimo, lo metto in wishlist!!
Sì, mi ispira. Anche solo il titolo guarda. Ciao!
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