Appena ne ho sentito parlare, questo libro ha stuzzicato la mia curiosità, l'ho messo nella wishlist e ho smesso di leggere le recensioni per non sciuparmi la sorpresa.
Poi l'ho comprato, e fin dalle prime pagine ho capito che avevo fatto un errore di valutazione. Mi aspettavo un libro ribelle ma disimpegnato, una specie di romanzo di intrattenimento dannato. Niente di più diverso da questo: 666 – Io Sono il Diavolo si è rivelato invece un libro molto impegnativo, da leggersi con attenzione e concentrazione, non è certo un libro per passare il tempo in autobus o da leggere prima di andare a letto, con la palpebra calante e magari qualche tequila di troppo sulla coscienza.
Ma non per questo mi ha delusa, invece mi è piaciuto moltissimo.
A Lucifero, l'angelo caduto, re dell'Inferno, viene data una possibilità di perdono e redenzione da parte di Dio: ha l'occasione di trascorrere un mese da uomo mortale, occupando il corpo di uno scrittore fallito sull'orlo del suicidio, e se la sua condotta sarà degna del Paradiso, allora potrà ottenere il perdono divino e tornare nelle schiere degli angeli celesti. In alternativa l'oblio eterno, visto che la fine del mondo è vicina e anche l'Inferno verrà cancellato, insieme a tutte le sue anime e i suoi angeli caduti.
Ma a Lucifero, come si può facilmente intuire, del perdono non gliene frega nulla, è più interessato invece a scoprire la bellezza della percezione. I profumi, il cibo, il sesso di ogni tipo, i tramonti, le droghe, il lusso, gli stati di coscienza alterati, le mille sfaccettature del peccato e dei peccatori: ogni nuova esperienza corporale viene accolta con lo la meraviglia e l'entusiasmo di un bambino.
La narrazione del mese trascorso da Lucifero nel corpo di un uomo procede in parallelo con il racconto dei momenti più importanti della sua carriera satanica: dalla rivisitazione (davvero incredibile!) della Creazione e della tentazione di Eva, alla sua ribellione nei confronti di Dio, e infine la sua caduta e alla creazione del suo regno infernale..
I due binari scorrono paralleli fino ad un certo punto, poi finiscono per intrecciarsi quando Lucifero decide di trasformare la propria storia nella sceneggiatura di un blockbuster hollywoodiano.
Quello che rende la lettura impegnativa, oltre al linguaggio piuttosto elaborato, sono le continue digressioni che Lucifero concede alla propria narrazione: apre parentesi anche molto lunghe, poi torna all'argomento iniziale; interrompe il racconto principale per aprire finestre su momenti storici come la caccia alle streghe e il celebre discorso di Heinrich Himmler, inserendo la tentazione luciferina tra le pieghe più inquietanti della storia. Fa continue citazioni e riferimenti ad altri autori, a volte lunghi diverse pagine (Milton e Rilke fra tutti), difficilmente comprensibili se non li si conosce. E poi riferimenti più pop, al mondo del rock and roll e del cinema...
E tra tutte queste storie nelle storie emerge un Lucifero estremamente sofferente e pieno di rancore, allo stesso tempo fiero della propria ribellione e della conquista della propria indipendenza da Dio, anche a costo di un dolore eterno. A volte sembra un adolescente scappato di casa, che rimpiange il proprio padre severo ma che ormai ha fatto la propria scelta e non tornerebbe mai più indietro.
Dunque, questo libro pone parecchi ostacoli:
- E' estremamente blasfemo, almeno dal punto di vista di un cattolico.
- È molto impegnativo sia dal punto di vista della forma che della sostanza.
- Il ritmo è lento.
Se però questi scogli non vi spaventano scoprirete un libro bellissimo, che mi ha fatto rimuginare per ore e ore su alcuni concetti (uh! L'angelico terrore... ) che non avevo più rispolverato dai tempi della mia frequentazione con Rainer Maria Rilke.
Da questo libro verrà presto realizzato un film per la regia di Dan Harris. E non credo proprio che lo vedremo proiettato nei cinema della devotissima Italia.
Citazione:
"L'Inferno è due cose: l'assenza di Dio e la presenza del Tempo. Infinite variazioni sul tema. Non sembra poi così male, vero?"
"L'Inferno è due cose: l'assenza di Dio e la presenza del Tempo. Infinite variazioni sul tema. Non sembra poi così male, vero?"
Autore: Glen Duncan
Titolo originale: I, Lucifer
Titolo: 666 – Io Sono il Diavolo
Titolo: 666 – Io Sono il Diavolo
Editore: Newton & Compton, 2010
Collana: Vertigo
281 pagine
3 commenti:
La tua recensione è,come sempre,
molto completa, e mi ha fatto venire la curiosità di leggere questo libro piuttosto particolare-
Lo leggerò! Ma lo sai che stanotte me son sognata il numero 666?!?!!
ma sai che mi hai proprio incuriosito?
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