Certo il romanzo mostra una signora Maigret un po' più protagonista e quantomeno insolita, ma leggendolo la sorpresa è stata un'altra, ovvero la luce che Simenon ha gettato su un altro personaggio secondario, il giovane ispettore Lapointe, che mi ha conquistata ancora di più della moglie del commissario.
La trama
La polizia di Parigi è in subbuglio, il commissario Maigret e tutti i suoi ispettori sono concentrati sulla risoluzione del caso Steuvels, un caso piuttosto complicato che ha colpito molto l'opinione pubblica,e i maggiori giornali di Parigi non fanno che parlarne e mettere in discussione la credibilità della polizia che non riesce a venirne a capo.
Franz Steuvels è un rilegatore molto rinomato e richiesto di rue de la Tourenne, sposato con Fernande, una ex-prostituta. I due vivono nel seminterrato sottostante al laboratorio di rilegatoria, che si affaccia sulla strada tramite un vetrina, che è l'unica fonte di luce di tutto l'alloggio e la maggior parte delle loro vite si svolge fra le mura buie di quella triste abitazione.
Una telefonata anonima ha avvertito la polizia che Steuvels stava bruciando un cadavere nella sua caldaia; la polizia fa un sopralluogo, quindi un perquisizione: nessuna traccia di omicidio o cadaveri, soltanto due denti umani sul fondo della caldaia e qualche macchia di sangue su un completo blu.
Steuvels viene arrestato ma si professa innocente, dice che il completo non è suo, ma non fornisce neanche una spiegazione per quanto è stato trovato in casa sua. Sua moglie non può fornirgli un alibi perché ha ricevuto un telegramma che la chiama urgentemente al suo paese per soccorrere l'anziana madre, ma una volta giunta lì il telegramma si è rivelato falso.
Intorno a Steuvels si appiccicano altri due personaggi che non piacciono affatto al commissario Maigret e neanche a me. Il primo è Liotard, un avvocato giovane e ancora poco famoso, ma molto ambizioso e anche scorretto, che si propone subito per la difesa di Steuvels, sperando di poter sfruttare a proprio vantaggio la popolarità del caso. Il secondo è Alfonsi, un ex-poliziotto che è stato allontanato dalla polizia per una serie di buoni motivi, e per questo prova invidia rancore nei confronti di tutta la polizia giudiziaria e ovviamente di Maigret.
Parallelamente scopriamo che la signora Maigret quando va dal dentista una volta alla settimana, arriva all'appuntamento un po' prima e si ferma nel giardino di fronte per fare due chiacchiere con una distinta signora che indossa un bel cappellino bianco e che porta fuori il suo bambino. Ma un giorno mentre conversano la giovane signora improvvisamente vede qualcosa che la turba, affida precipitosamente il bambino alla signora Maigret, salta su un taxi e sparisce.
Ricompare solo parecchie ore più tardi, acchiappa il bambino al volo senza neanche scendere dal taxi e sparisce di nuovo.La signora Maigret è arrabbiata e turbata, ma soprattutto preoccupata per il povero Maigret che la aspetta a casa mangiando pane e formaggio da solo, perché la gallina nel frattempo è bruciata.
I due avvenimenti sembrano slegati fra loro, finché non si scopre che chi ha mandato il telegramma fasullo a Fernande Steuvels è proprio la misteriosa amica della signora Maigret!
Il commissario continua le sue indagini, tutti gli ispettori, capitanati dal buon Lucas sono impegnati con questo caso, ma non ci sono svolte decisive…
Finché la signora Maigret non si mette in testa di scoprire qualcosa da sola! Si mette a girare a piedi tutto il giorno e alla fine scopre dove è stato comprato il famigerato cappellino bianco, ma soprattutto chi l'ha comprato. Ed è a questo punto che le indagini di Maigret fanno un balzo in avanti, la verità viene ricostruita e il cerchio si stringe intorno ai colpevoli.
Mio commento
Il romanzo è forse uno dei migliori di Simenon che mi è capitato di leggere con protagonista il commissario Maigret. La vicenda si svolge interamente a Parigi, habitat naturale del commissario, e davvero propone un signora Maigret insolitamente protagonista e insolitamente intraprendente. Per la prima volta molla i fornelli e parte alla ricerca del cappellino misterioso, mette da parte dolcezza e remissività e tira fuori un temperamento inaspettato che sorprende tutti, sia il commissario che il lettore. Non crediate che la signora Maigret sia diventata una specie di signora in giallo, si limita alla caccia al cappellino, dopodichè si rintana di nuovo in cucina, ma anche questa incursione temporanea nel lavoro del marito è già qualcosa ;-)
Ma come vi ho detto mi è piaciuta tanto anche la descrizione di Lapointe, che in questo romanzo è particolarmente approfondita: ne viene fuori il ritratto di un ventiquattrenne ancora fresco e ingenuo ma anche ambizioso e deciso, in perenne adorazione del suo prode commissario, lo guarda con ammirazione, cerca di compiacerlo e di precedere gli ordini, vorrebbe chiamarlo "capo" come fanno Lucas, Torrente e Janvier ma ha troppa paura di mancare di rispetto e lo chiama sempre "commissario". Fino alla fine del romanzo, dove preso dall'eccitazione di aver fatto una cosa proibita ma necessaria per il suo commissario… beh alla fine gli scappa un "capo" ed è tenerissimo e traboccante di orgoglio!
Conclusioni
Sicuramente vi consiglio anche questo capitolo della sterminata saga del commissario Maigret, direi che è perfetto da leggere al mare o durante un viaggio per ammazzare il tempo anche se non si è fanatici del commissario… Per chi invece come me lo conosce e lo ama da tempo è l'occasione giusta per approfondire la conoscenza anche con altri due personaggi molto interessanti, la signora Maigret e il giovane tenerissimo ispettore Lapointe.
Sono poco più di 160 pagine per 8 euro, l'edizione è quella classica Adelphi della collana "le inchieste di Maigret", quelle con le copertine gialle e le fotografie retrò.
2 commenti:
Il commissario Maigret è stata
anni fa una mia lettura assidua.
<<<ricordo anche gli sceneggiati
televisivi,interpretati da Gino Cervi e Andreina Pagnani.
Se devo dire la mia, questo romanzo non mi è piaciuto molto; mi piace molto leggere anche se devo ammettere che il "giallo" non è il mio genere preferito, ma questo libro si è rivelato molto "pesante", dal ritmo lento e poco coinvolgente
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