lunedì 16 marzo 2009

La Taverna delle Ombre - Candace Robb

Questo è uno dei libri che mi hanno fatto compagnia questa estate in spiaggia, tra un pisolino e un tuffo in mare. L'ho comprato a giugno in offerta speciale, ma era da un po' di tempo che lo puntavo in libreria, perché di Candace Robb ho già letto altri libri, e mi sono piaciuti molto.
Prima di questo la Robb ha scritto la saga di Owen Archer, ovvero otto gialli medievali ambientati nell'Inghilterra del 1300 con protagonista lui, l'arciere orbo che risolve intrighi e misteri e cattura gli assassini sullo sfondo della città di York.
Mi sono sempre piaciuti i gialli storici in generale e medievali in particolare, e sono rimasta particolarmente affascinata dalla figura di Owen Archer, così appena la Robb ha dato vita ad una nuova saga e ad un nuovo personaggio investigatore non mi sono lasciata sfuggire il primo romanzo.
L'autrice
Sulla vita privata di Candace Robb si sa poco o nulla: sappiamo che si è laureata in letteratura medievale anglosassone all'Università di Cincinnati, e che ha scritto il suo primo romanzo, "La Rosa del Farmacista", appena laureata, ed è stato subito un successo di pubblico e di critica. Adesso vive a Seattle col marito, anche se spesso è in Europa, tra York, Londra ed Edimburgo, per effettuare le ricerche utili per scrivere i suoi romanzi. Tuttora continua a studiare storia e letteratura medievale.Se vi va di approfondire il suo sito è questo http://www.candacerobb.com/
Dal suo sito si evince anche che la passione per il medioevo l'ha spinta a pettinarsi come un paggio.
La trama
Questa volta la protagonista è una giovane donna, e l'ambientazione è quella della Scozia del XIII secolo, un periodo molto particolare e critico per questa terra.
Margaret Kerr vive nella Scozia del nord, è la moglie di un mercante che passa interi mesi in giro per affari. Ma da troppi mesi suo marito Roger non torna a casa, sembra proprio sparito… il cugino di Roger, Jack, decide quindi di andare a cercarlo ad Edimburgo, l'ultimo luogo da cui Roger ha dato notizie di sé.
Ma dopo alcuni giorni Jack torna a casa… morto stecchito, ammazzato brutalmente, per la precisione.
Margaret si è proprio stufata di stare a ricamare mentre aspetta il marito a casa della suocera, e la morte di Jack le insinua nella mente ulteriori sospetti: è stato ucciso perché cercava Roger? Anche Roger potrebbe essere morto… Così decide testardamente di mettersi in viaggio verso Edimburgo, accompagnata dalla fantesca Celia e armata dell'unico, labile indizio in suo possesso, un piccolo peso da telaio che Jack stringeva in mano, per scoprire cosa è successo a Roger e fare luce sulla morte di Jack (che era pure belloccio e galante, e lei ci aveva anche fatto un pensierino…).

Ma una volta arrivata ad Edimburgo non trova l'accoglienza che si era immaginata: viene ospitata nella taverna dello zio Murdoch, un luogo non proprio adatto ad una signora, e poi c'è lo zio, che invece di essere felice di rivederla dopo tanto tempo è veramente scocciato dalla sua presenza.Il fratello di Margaret, Andrew, è un monaco dell'abbazia di Holyrood, al servizio del potente abate Adam, e anche lui sembra aver qualcosa da nascondere…
Il clima in città poi non è dei migliori: gli Inglesi hanno invaso la Scozia, e i loro soldati controllano la città e tengono al giogo gli orgogliosi scozzesi (che però covano la ribellione sotto la cenere), riducendo praticamente a zero la vita in città: tutti hanno paura, il mercato è deserto, le strade sono infide, gli sconosciuti sono guardati con estremo sospetto, soprattutto se mostrano di fraternizzare con gli invasori inglesi.

Margaret comincia ad indagare in questo clima a dir poco ostile a tutto e tutti, e quello che scopre con molta fatica non la rassicura affatto.Roger avrebbe accompagnato una ricca e misteriosa dama inglese fino ad Edimburgo, e con lei avrebbe passato molto tempo… sarà la sua amante? Oppure Roger ha tradito la sua gente ed è passato dalla parte degli Inglesi?
In più molti in città stanno organizzando complotti e resistenze nel tentativo di riportare sul trono il legittimo re di Scozia, John Balliol, tra cui suo zio Murdoch.
Suo fratello Andrew invece, ha già tradito la sua gente, è stato costretto dall'abate Adam a svolgere alcuni servizi molto compromettenti per gli Inglesi, e non ha avuto il coraggio di ribellarsi al suo superiore, così ora convive anche con i sensi di colpa.Come se non bastasse altri personaggi in città vengono trovati brutalmente assassinati, e la questione si a sempre più intricata e contorta…
In questa atmosfera soffocante e infida, riuscirà Margaret a riportare un po' di luce nella sua vita, a scoprire cosa è successo a Roger (e quindi cosa ne sarà di lei) e chi ha ucciso il povero Jack?
Mia opinione
Il romanzo mi è piaciuto molto, per diversi motivi. Prima di tutto per la scrittura di Candace Robb, sempre scorrevole e interessante, moderna ma al contempo fedele all'ambiente del tredicesimo secolo. La sua ricostruzione storica di Edimburgo e dei suoi abitanti è molto accurata e precisa, anche se non indulge troppo nelle descrizioni, ad esempio delle condizioni di vita e delle incombenze quotidiane, che comunque mi sarebbero interessate molto.
In secondo luogo il giallo ha una struttura ben organizzata, rispetta alla perfezione tutte le regole della narrativa di genere e non diventa mai scontato. Il giallo è un genere con delle regole ben precise, e difficilmente mi piacciono i romanzi che le stravolgono, anche perché per stravolgere delle regole così assodate bisogna conoscerle davvero benissimo ed essere dei geni.
Terzo motivo, apre una finestra davvero affascinante sulla situazione storico-politica della Scozia del 1200: è la Scozia di William Wallace, invasa dagli Inglesi e divisa al suo interno in diverse e accese fazioni, principalmente quella a favore di John Balliol e quella pro Robert Bruce, l'altro pretendente al trono di Scozia…Una nazione sempre in bilico tra la guerra per la libertà e la guerra civile, un popolo fiero pronto a lottare contro l'invasore ma anche a scannarsi tra di loro per sostenere il nobile rampollo della famiglia di turno.

William Wallace, John Balliol e Robert Bruce sono personaggi storici realmente esistiti e ampiamente documentati (sì, è quel William Wallace lì, quello di Braveheart e del simpaticone di Mel Gibson….), non sono protagonisti del romanzo, ma si muovono sullo sfondo, le loro tormentate vicende politiche si intrecciano a quelle di Margaret e anche se non sono al centro della vicenda finiscono per essere il fulcro della storia, il motore che innesca tutto, la morte di Jack, la sparizione di Roger, il viaggio di Margaret.

Conclusioni
Non mi resta che consigliarvi questo romanzo, piacerà sicuramente agli appassionati di gialli e agli appassionati di storia, è scorrevole ed appassionante, si legge velocemente e piacevolmente in pochi giorni, e se il personaggio di Margaret vi è piaciuto preparatevi perché la Robb ne sfornerà sicuramente altri con questa protagonista.

Detto questo il libro potrebbe meritare il massimo della valutazione, ma se la gioca nel confronto con Owen Archer: ebbene sì, l'ex arciere gallese orbo riciclatosi come farmacista mi è piaciuto di più, forse perché dopo ben otto romanzi mi sembra di conoscerlo come un amico, forse perché è bello, affascinante e leggermente dannato, con la sua benda sull'occhio sinistro che lo rende apparentemente "cattivo", forse perché l'ambientazione di York mi è piaciuta leggermente di più, con quella magnifica cattedrale (che ho anche visitato diversi anni fa) che domina fisicamente e spiritualmente la città e i suoi abitanti…

Il libro è edito dalla Piemme, io ho l'edizione economica e l'ho pagato 10 euro.

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1 commenti:

Viola ha detto...

aggiungi anche l'etichetta "libri" così quando cerco tra i tuoi libri li becco tutti ;-)

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