Mi piace perché nelle sue storie sono l'analisi psicologica e le motivazioni dei personaggi che permettono al commissario di risolvere i casi, Maigret è molto più interessato al "perché" che non al "come" di un delitto, ha quindi un approccio molto diverso dagli altri investigatori del giallo, come ad esempio Miss Marple o Sherlock Holmes.
La casa editrice Adelphi sta ripubblicando tutti i romanzi di Georges Simenon dedicati a Maigret al ritmo di quattro l'anno, e mia mamma non perde occasione per regalarmene qualcuno ogni tanto, Natale, compleanno, ecc…
Questo è il primo romanzo di Maigret che ho letto, e ci sono particolarmente legata, l'ho anche riletto recentemente.
Il caso che questa volta si presenta al commissario è quello di una giovane ragazza di circa 20 anni, trovata morta per le strade di Montmartre. La ragazza sembra una delle tante ballerine e prostitute del quartiere, indossa un vestitino da sera azzurro piuttosto logoro e delle scarpe argentate con i tacchi alti, ma il volto e i capelli curati fanno pensare a Maigret più ad una bambina imbronciata…
Non ci sono indizi sull'identità della giovane, l'unica traccia porta ad un modesto negozio che affitta abiti e accessori, dove la ragazza è stata due volte per noleggiare l'abito azzurro.
Maigret è particolarmente colpito dalla giovane morta, il caso ha toccato la sua sensibilità e decide di occuparsene personalmente, nonostante ricadesse sulla giurisdizione dell'ispettore Lognon.
Il commissario fa pubblicare le fotografie della ragazza sui giornali, e poco a poco il mistero intorno alla sua identità e alla sua vita si svela. La giovane morta, Louise Laboine, si rivela una povera ragazza sola e piuttosto sfortunata, che è fuggita a 16 anni da una madre mezza matta che non si occupava di lei. Arrivata a Parigi non riusciva a trovare un lavoro stabile, non aveva mai un soldo, era costretta a vivere in squallidi hotel o camere ammobiliate, e non aveva neanche un amico, eccetto una ragazza, Janine, arrivata come lei dalla campagna ma che, a differenza di Louise, in poco tempo aveva trovato un ottimo lavoro, si era introdotta in società e alla fine aveva ottenuto un ottimo matrimonio con un ricco imprenditore italiano. Louise si era attaccata come una cozza all'amica fortunata, ma questa era stufa dell'amica parassita e alla fine l'aveva scaricata in vista del matrimonio.
La soluzione del delitto è semplice, per chi ha conosciuto bene la vittima, e Maigret la conosceva. Anche se l'aveva incontrata solo da morta col tempo ha conosciuto il suo carattere, le sue abitudini e i suoi problemi attraverso le testimonianze di chi l'aveva conosciuta, ospitata, notata tra la gente.
Per quasi tutto il romanzo l'attenzione del commissario è rivolta verso la vittima, solo dopo averla conosciuta a fondo comincia a porsi la domanda su chi possa essere l'assassino, e quando se la pone la risposta è semplice, basta ripercorrere i movimenti dell'ultima notte della giovane morta e guardarli attraverso il filtro della conoscenza del suo carattere e dei suoi comportamenti.In pratica questo è il metodo Maigret!
Nel romanzo i personaggi sono gli stessi che sono familiari ai lettori di Simenon: la paziente signora Maigret, che attende il marito in Boulevard Richard-Lenoir di giorno e di notte, tenera e comprensiva. Gli ispettori della squadra di Maigret: Lucas, Janvier, Torrente e il giovane LaPointe. Ma in questo romanzo si approfondisce una figura molto interessante che in altri romanzi viene solo accennata: l'ispettore Lognon, che non fa parte della squadra di Maigret, ma spesso i due si incontrano e a volte lavorano insieme. Lognon è soprannominato dai colleghi il Lagnoso, perché è sfortunato, ha una moglie rompi-palle tormentata da acciacchi e malanni, è ambizioso e zelante ma non riesce a far carriera, ed è anche un po' geloso di Maigret. Lognon non è molto simpatico al commissario, che come tutti lo trova veramente lagnoso, ma comunque lo rispetta e apprezza la sua solerzia.
La figura di Lognon mi piace tanto, direi che è un personaggio umoristico, quasi pirandelliano, a tratti fantozziano :-)
Questa è un'indagine molto classica del commissario Maigret, contiene tutti gli ingredienti narrativi che caratterizzano questa serie ed è molto rappresentativo dei suoi romanzi, quindi secondo me è perfetto per rendere l'idea a chi legge Maigret per la prima volta.
Se siete amanti dei gialli classici che virano verso il poliziesco Maigret fa per voi, e se vi è piaciuto avete trovato pane per i vostri denti: Simenon ha scritto 75 romanzi e 28 racconti con protagonista il mio amato commissario con la pipa, il cappello e il cappotto con il risvolto di velluto!
"Maigret e la Giovane Morta" è stato scritto nel 1954. Il romanzo è edito da Adelphi per la collana "le inchieste di Maigret", e costa 8 euro.
3 commenti:
Scusami il ritardo nella risposta, sono stato poco sul blog negli ultimi tempi, comunque... grazie per la richiesta, accetto volentieri, ciao!
Letto e piaciuto...
D'altrove, Simeons è uno dei miei scrittori preferiti nel genere giallo. Dopo aver letto numerosi suoi romanzi con l'ispettore Maigret, ultimamente ho cominciato a leggere anche i suoi altri gialli, e ti confesso, non mi è dispiacuto neanche un po'. Forse, forse,all'inizio c'ho provato una leggera nostalgia di Maigret, essendo stata abbituata a questa sua figura, ma poi ci è voluto poco per lasciarsi convolgere della storia e lasciare Magret nel suo mondo.
(P.S. scusa per pasticcio di prima... troppi sbagli ortografici)
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