lunedì 23 maggio 2011

L'autobiografia di Ronnie Wood - Giorni e Notti dei Rolling Stones

Dopo aver letto l'autobiografia di Keith Richards non potevo certo ignorare quella di Ronnie Wood, chitarrista forse meno famoso ai più rispetto al vecchio Keef, ma altrettanto simpatico, sregolato e appassionato, nonché grande musicista.
Prima di diventare il secondo chitarrista dei Rolling Stones ha suonato la chitarra nei Thunderbirds e il basso nel Jeff Beck Group, per poi trasmigrare ai Faces portandosi dietro Rod Steward. Ha fatto un tour incredibile insieme a Bo Diddley, ha suonato con i più grandi musicisti blues e rock and roll, ha creato e disfatto gruppi di star e ha pubblicato diversi dischi come solista.
Ronnie non si è fatto mancare proprio nessuno di tutti gli scintillanti satelliti che ruotano intorno al pianeta del rock
and roll: droga, belle donne, alcool, debiti, compagnie poco raccomandabili con cui si è ingenuamente accompagnato (mafiosi, spacciatori, tagliagole e manager canaglie), avventure incredibili in luoghi esotici.

Ron Wood però non è soltanto un musicista (e uno Stone, mica ciccia!), ha sempre avuto un talento per l'arte, in particolare per la pittura, ed è riuscito ad affermarsi anche in questo campo. Il libro è accompagnato, oltre che da una ricca documentazione fotografica, da tantissimi disegni, schizzi, immagini di quadri e dipinti. Ronnie negli anni ha disegnato ogni luogo, persona, avvenimento della sua vita: le case dove ha abitato, gli amici e i parenti, i concerti con gli Stones, con Rod Steward, con Bo Diddley...

Nella sua autobiografia c'è tutto questo e anche di più, dall'infanzia passata in una grande famiglia di zingari fluviali, dove tutti suonavano tutti gli strumenti possibili, passando per gli esordi musicali seguendo le orme dei fratelli maggiori, fino ad arrivare al successo e agli inevitabili lati oscuri della sua esistenza.
Quello che traspare dalle pagine è un uomo incredibilmente appassionato in tutto quello che fa, dalla musica alla pittura, un entusiasta della vita che non si vergogna ad ammettere rimpianti ed errori. Un uomo ormai ultrasessantenne con l'ingenuità di un bambino, che nei suoi progetti ci mette l'anima anche a costo di perderci tutto, consapevole della propria fortuna e del valore delle persone che ha incontrato sulla sua strada.
Per gli appassionati dei Rolling Stones sarà interessante confrontare le due autobiografie (quella di Ronnie e quella di Keith): ci sono moltissimi episodi in comune, raccontati da due punti di vista diversi e mediati da due caratteri diametralmente opposti, e nonostante questo grandissimi amici.

Piccola curiosità: il libro, uscito a fine 2007, si conclude con Ronnie che cinguetta tutto felice, raccontando di essersi disintossicato da droghe e alcool e cantando le lodi della sua amatissima Jo, sua moglie da oltre 20 anni. Dopo circa 6 mesi dall'uscita dell'autobiografia Ronnie ha mollato Jo per mettersi con una ventenne russa, Ekaterina Ivanova, e se ne è andato a disintossicarsi da alcool e coca.
Il lupo perde il pelo ma non il vizio!

L'edizione italiana, pubblicata da Rizzoli, è veramente poco curata, piena di errori, lettere e parole mancanti o addirittura invertite. Un vero peccato.

Titolo: Ronnie – Giorni e Notti dei Rolling Stones
Autore: Ronnie Wood
Casa Editrice: Rizzoli
Collana: Di Tutto di Più
317 pagine


Pin It

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ho letto entrambe le biografie (meglio quella di Keith),sono daccordo con il tuo commento , volevo fare solo presente alcune vistose abbaglianti BUGIE raccontate da Ronnie , la prima sui Led Zeppelin (I New Yardbirds sono la band di Jimmy nata dai disciolti Yardbirds, quindi impossibile che il manager Peter Grant , potesse offrire a Ron il posto del grande Page) . Secondo , improbabile che Woodie , fosse stato scelto dagli Stones a rimpiazzare Brian Jones , prima di Mick Taylor . Tutti i fan e appassionati sanno che nn è così e si smentisce da solo perchè all'epoca nn suonava ancora nei Faces , inoltre simpatia a parte , lo stile e la tecnica di Taylor sono di gran lunga superiori a quella di Woodie . Con il suo ingresso , non toccheranno mai più i vertici del passato .

Dzalen82 ha detto...

Il commento è mio scusate .. Ciao

Anonimo ha detto...

Dettagli ormai insignificanti

Anonimo ha detto...

D'accordo con dzalen82 , libro pessimo , chitarrista pessimo . Troppe frottole
Poi è vero , con M.Taylor , gli Stones volavano alto . Non mi paiono certo dettagli da poco . Ciao .

Ricerca personalizzata

LinkWithin

Related Posts with Thumbnails